PSICOLOGIA SCOLASTICA INTEGRATA

RESPONSABILE PROGETTO:

Sofia Listorto – Psicologa, Psicoterapeuta, Presidentessa dell’associazione Il Caleidoscopio, dell’ASL RM A e della Cooperativa Onlus Boogan.

OBIETTIVI e METODI:

L’obiettivo era quello di ricostruire o consolidare un “alleanza educativa” in ambito scolastico attraverso un modello multidisciplinare e la costruzione di una rete tra scuola e servizi territoriali (ASL, Università, Associazioni del Privato Sociale)

TIPOLOGIA DEGLI OPERATORI:

  • Psicologo scolastico, che svolga una parte delle iniziative in prima persona e che si ponga da referente interno alla scuola di una Struttura specializzata formata da un’équipe di esperti.
  • Pedagogista
  • Medico
  • Neuropsichiatria infantile
  • Logopedista
  • Altre figure importanti quali: mediatore culturale, sociologo, Nutrizionista, Ginecologo, andrologo, sessuologo, avvocato.

DESTINATARI:

  • Insegnanti
  • Studenti
  • Genitori
  • Servizi territoriali integrati nel progetto

L’associazione IL CALEIDOSCOPIO si è prestata alla realizzazione di questo progetto con l’obiettivo di contribuire alla definizione e promozione delle Linee guida per l’intervento dello psicologo nella scuola, ritenendo potesse essere un efficace attivatore di positivi cambiamenti nella comunità scolastica educante. Il progetto ha preso vita partendo all’idea che l’istituzione scolastica, per sua natura permeabile alle trasformazioni sociali, risultasse essere l’osservatorio ideale per comprendere – e talvolta laboratorio efficace per prevenire e risolvere – molte problematiche che permeano la nostra attuale società.

Si è pensato, dunque, di procedere in tal senso alla prevenzione, divulgazione e approfondimento di tale tema: il disagio scolastico, da non confondere con il disagio psicologico, sociale o adolescenziale, è “uno stato emotivo, non correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo, che si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali”. Talvolta, disagio scolastico e dispersione scolastica vengono spesso considerati come sintomi per eccellenza di uno “star male a scuola” tutto centrato sul vissuto del giovane, definito da demotivazione, scarsa autostima e poca capacità di concentrazione. In effetti difficoltà talvolta molto settoriali (dislessia, disgrafia, discalculia) possono essere l’origine di un catena ininterrotta di insuccessi e frustrazioni che danneggiano il rendimento, a risposta di un disagio personale e, appunto, scolastico.

A compensazione di questa condizione di disagio scolastico e di frustrazione, aumenta la ricerca di situazioni capaci di fornire intense emozioni attraverso l’esposizione a situazioni gravide di rischi (sensation seeking e risk taking); la necessità di gratificazione immediata si amplifica, mentre tende a ridursi la capacità di meta-riflettere e di sapersi progettare, indispensabili ingredienti nella fase della costruzione adolescenziale di un proprio progetto di vita.

Altri temi fortemente correlati al disagio scolastico provengono dal burnout degli insegnanti e il break down dei familiari. Un insegnante demotivato non riuscirà a motivare i propri studenti, e ancora, un insegnante che si sente socialmente svalutato nel suo ruolo, e non supportato adeguatamente a livello istituzionale, non riuscirà nel suo intento e lavoro di formatore. La seconda condizione, che vede crescere in modo allarmante  numero di separazioni e di divorzi, e contemporaneamente produrre situazioni emotivamente dirompenti nei giovani, vanno a chiudere il cerchio del disagio.

Sintesi del modello

Il modello di Psicologia Scolastica Integrata  proposto era suddiviso in 5 fasi.

1° Fase: Attività con gli insegnanti

La prima fase era composta dalle analisi del contesto di riferimento della scuola, dei bisogni formativi dell’utenza e del personale interno, da effettuarsi in collaborazione con il capo d’Istituto e con gli insegnanti con particolari funzioni all’interno dell’Istituto; Collaborazione al lavoro delle Commissioni; Collaborazione con i Consigli di Classe. Counseling per gli insegnanti

2° Fase: Attività con gli studenti

La seconda fase era composta dall’attuazione dell’accoglienza in classe con i bambini ed i ragazzi delle prime classi di ogni nuovo ciclo; sportello individualizzato e Counseling per i ragazzi; percorsi di potenziamento della motivazione e del metodo di studio; orientamento e ri-orientamento; interventi nelle classi su tematiche inerenti all’Educazione alla Salute ed alla Promozione del Benessere (ad esempio attività pro-sociali, educazione alla legalità, educazione sessuale, educazione alimentare, educazione stradale e prevenzione degli incidenti, prevenzione dell’alcolismo, del tabagismo, dell’uso ed abuso di sostanza psicotrope e delle ‘nuove dipendenze).

3° Fase: Attività con i genitori.

La terza fase prevedeva uno sportello e Counselling con i genitori;conferenze per genitori;scuola per genitori e focus group.

4° Fase. Rete con ASL e privato sociale

La quarta fase era volta alla creazione di una Rete con i Servizi territoriali al fine di facilitare l’accesso per gli studenti e le loro famiglie.

5° Fase: Attività di monitoraggio e di valutazione dell’efficacia dell’intervento

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