RESPONSABILE PROGETTO:
Sofia Listorto – Psicologa, Psicoterapeuta, Presidentessa dell’associazione Il Caleidoscopio, dell’ASL RM A e della Cooperativa Onlus Boogan.
OBIETTIVO:
L’associazione IL CALEIDOSCOPIO si è prestata alla realizzazione di questo progetto con l’obiettivo di prevenire i processi di esclusione sociale, razzismo e xenofobia, nonché facilitare l’inserimento di gruppi marginali nell’ambiente scolastico. In particolare, a due tipi di obiettivi si è cercato di dar credito, quelli generali e quelli specifici. Per i primi: promuovere la consapevolezza individuale della propria utilità sociale, favorendo il passaggio da una mentalità competitiva ad una collaborativa nei confronti dei compagni, specie se stranieri, o meno fortunati, migliorando al contempo la socializzazione all’interno dell’ambiente scolastico. Per i secondi: promuovere le potenzialità dei giovani in quanto individui capaci di fornire un valido contributo sociale e contrastare il rischio di disagio adolescenziale e dell’isolamento. Inoltre, migliorare la rete di relazioni tra pari, rendendola portatrice di valori sociali di tolleranza, integrazione e di informazioni atte alla prevenzione dell’emarginazione e della devianza.
TIPOLOGIA DEGLI OPERATORI:
Per la realizzazione del progetto si sono utilizzati psicologi e animatori dell’associazione Il Caleidoscopio, dell’ASL RM A e della Cooperativa Onlus Boogan.
DESTINATARI:
Coloro che hanno partecipato al corso Giovani Esploratori, ovvero un ragazzo per ogni classe coinvolta; tutti i ragazzi coinvolti dai Giovani Esploratori (circa 300-375 ragazzi per ogni scuola con un coinvolgimento complessivo di circa 2400-3000 ragazzi).
IDEA CHIAVE: Utente come risorsa
Due fasi: la prima fase come formazione di Giovani Esploratori (Peer education), ossia la presa di consapevolezza riguardo l’esistenza, in ciascun giovane, di una motivazione a porsi come “informatore/educatore” dei coetanei e dei più piccoli rispetto ad argomenti ritenuti di propria competenza; la seconda fase come attivazione di attività coordinate dai Giovani Esploratori.
Le attività erano cosi suddivise:
- Selezione e accettazione di partecipazione da parte delle 8 scuole.
- Corso di formazione per gli insegnanti al fine di renderli edotti alle tecniche di Peer Educaction; incontro di presentazione del progetto in riunione plenaria ai ragazzi di ogni scuola.
- Realizzazione di un percorso di Peer Education finalizzata all’educazione multietnica ed alla socializzazione; 8 incontri da due ore ciascuno con psicologa/o e pedagogista esperti di comunicazione; proposte di giochi strutturati finalizzati alla socializzazione.
- Intervista fatte in classe insieme ai compagni; intervista ai familiari; conoscenza del quartiere;
- Programmazione di film o cartoni animati su tematiche riguardanti l’educazione alla tolleranza, alla solidarietà, all’accettazione del sé e dell’altro da sé in quanto persona dotata di una propria originalità e valore intrinseco: dibattito su emozioni suscitate
- ALTERNATIVA (A): laboratorio musicale – promozione di cultura, integrazione e cooperazione tra partecipanti. Accettazione dell’altro come persona umana e non come ostile attraverso l’utilizzo del linguaggio universale della musica e dell’espressione corporea.
- ALTERNATVA (B): laboratorio teatrale – laboratorio pittorico – laboratorio coreografico
- Supervisione di Giovani Esploratori
- Supervisione del responsabile del progetto su formatori e supervisori di Giovani Esploratori
- Stesura finale Atti del progetto.